Luca Petruzzi, Guida Organizzativa Finali Nazionali ASC Softair 2026 (Reggio Emilia)

31.10.2025

Luca Petruzzi, lei è la Guida Organizzativa per l'attesissima Finale Nazionale ASC Softair 2026 a Reggio Emilia. Quali sono i pilastri del suo progetto?

 R: Il mio progetto poggia su tre pilastri: Eccellenza logistica, Integrità del gioco e Immersione totale. Essendo un evento biennale, abbiamo il tempo di perfezionare ogni dettaglio, assicurando che l'attesa per Reggio Emilia sia ripagata da un'esperienza memorabile e professionale.

D: L'evento si svolge su due giorni e include la giocata notturna. Quali sono le implicazioni logistiche e di sicurezza di questa formula intensa? 

R: L'estensione su due giorni, inclusa la fase notturna, aumenta esponenzialmente la complessità, ma anche l'epicità della sfida. Dal punto di vista logistico, significa implementare sistemi di illuminazione e navigazione sicuri. Dal punto di vista della sicurezza, raddoppiamo lo staff di monitoraggio e la presenza sanitaria per coprire la stanchezza accumulata e le specifiche esigenze del gioco al buio. È un test completo per i team, che richiede resistenza fisica e mentale.

D: Avete previsto una logistica di accoglienza completa. In che modo camerate, mensa comune e sala ricreativa supporteranno la performance dei team? 

R: Per un evento di due giorni con una notturna, il riposo e il supporto sono vitali. Ospiteremo tutti i partecipanti in strutture attrezzate con camerate per garantire un riposo adeguato e una Mensa Comune per un'alimentazione standardizzata ed energetica. La Sala Ricreativa, inoltre, è cruciale per il debriefing e la socializzazione, permettendo ai team di staccare la spina tra una missione e l'altra, fattore chiave per la resilienza psicologica.

 

D: La scelta del territorio di Reggio Emilia permette di eliminare gli scenari urbani. Quale tipo di scenario prevarrà per l'edizione 2026? 

R: Sfrutteremo la morfologia del territorio emiliano, privilegiando scenari "Milsim" in ambiente boschivo e collinare. Questo ci permette di focalizzarci sulla navigazione, la furtività e le tattiche di ingaggio a lunga e media distanza. Sarà un campo che richiederà una grande preparazione atletica e una profonda conoscenza delle tecniche di occultamento.

D: La fase di Giocata Notturna è il momento clou. Quali sfide tattiche specifiche dovranno affrontare i club al buio? 

R: La notte è il momento in cui la comunicazione e la fiducia reciproca diventano tutto. I team dovranno affrontare missioni che richiederanno l'uso di strumentazioni specifiche, come visori e sistemi di tracciamento IR. La difficoltà sarà mantenere la coesione e l'orientamento, trasformando il buio da ostacolo a vantaggio tattico.

D: Mancando due anni, quali sono i primi passi operativi che sta muovendo il Comitato Organizzativo?

 R: Stiamo definendo le partnership per le strutture di accoglienza (camerate e mensa) a Reggio Emilia e completando i sopralluoghi tecnici per l'area di gioco. Parallelamente, stiamo lavorando al Regolamento Specifico di Gara che includerà le normative per la giocata notturna, fornendo chiarezza ai club già da quest'anno.


D: Qual è l'obiettivo finale, in termini di percezione, che lei si prefigge per le Finali Nazionali ASC Softair 2026? 

R: Vogliamo che le Finali di Reggio Emilia siano percepite come l'apice del Softair agonistico in Italia: un evento dove la serietà organizzativa e il comfort logistico — grazie alle camerate e alla mensa — incontrano la massima sfida tattica, specialmente durante la notturna. Sarà un evento professionale, etico e indimenticabile.

D: Un messaggio che vuole lanciare alle asd che stanno per iniziare il percorso di qualificazione? 

R: Preparatevi a fondo. Lavorate sulla coesione del team e sul kit notturno. Il 2026 sarà la vostra occasione per dimostrare di essere i migliori atleti tattici d'Italia. Vi aspettiamo a Reggio Emilia per una due giorni di gioco intensa e di sportività assoluta.